Edith Irene Södergran

Amore

La mia anima era un vestito azzurro color del cielo;
l’ho lasciato su una rupe, presso il mare,
e nuda son venuta a te, somigliando a una donna.
E come una donna mi son seduta alla tua tavola
e ho bevuto una coppa di vino, ho respirato il profumo di rose.
Mi hai trovato bella, che somigliavo a qualcosa visto in sogno,
ho dimenticato tutto, dimenticato la mia infanzia e la mia patria,
sapevo soltanto che le tue carezze mi tenevano prigioniera.
E tu sorridente hai preso uno specchio, m’hai invitato a guardarmi.
Io ho visto che le mie spalle erano di polvere e andavano in briciole,
io ho visto che la mia bellezza era malata e senza più volontà – svaniva.
Oh, tienimi chiusa fra le tue braccia, così forte ch’io non abbia bisogno di nulla.

Edith Irene Södergran

(Traduzione di Daniela Marcheschi)

da “La luna e altre poesie”, Via del Vento Edizioni, 1995

2 Risposte a “Edith Irene Södergran”

  1. “Cercavi un fiore e hai trovato un frutto.
    Cercavi una sorgente e hai trovato un mare.
    Cercavi una donna e hai trovato un’anima –
    tu sei deluso.”

    Edith Irene Södergran (San Pietroburgo, 4 aprile 1892 – Raivola, 24 giugno 1923) è stata una poetessa finlandese di lingua svedese. Iniziatrice dell’espressionismo in Finlandia, ha influenzato la lirica in lingua svedese fra le due guerre mondiali.

  2. Le Stelle

    Quando viene la notte,
    io sto sulla scala e ascolto,
    le stelle sciamano in giardino
    ed io sto nel buio.
    Senti, una stella è caduta risuonando!
    Non andare a piedi nudi sull’erba;
    il mio giardino è pieno di schegge.

    Edith Irene Södergran

    (Traduzione di Daniela Marcheschi)
    da “La luna e altre poesie”, Via del Vento Edizioni, 1995

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